Abstract
La Tavola di sant’Agata, dipinta per l’omonima chiesa di Cremona, è un’opera d’arte di alta qualità pittorica probabilmente realizzata in area veneziana all’inizio del XIV secolo. Ė un manufatto dalla natura complessa, interpretato nelle varie fasi della sua storia come immagine devozionale, oggetto taumaturgico, reliquiario e infine reliquia. La mancanza di documenti sulle sue origini e sui primi secoli della sua permanenza in chiesa ha generato racconti in cui si sono mescolate e sovrapposte le vicende e la cronologia di tre oggetti ben distinti fra loro, accomunati dall’essere identificati dal termine ‘tavola’ e dal legame con la santa siciliana. In questa sede, attraverso l’analisi delle fonti bibliografiche e dei documenti d’archivio si analizza l’interazione fra il prodotto artistico e la parola scritta e come essa ha condizionato il modo di interpretarne la natura.
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