Abstract
Il manoscritto noto come ‘codice Cocharelli’, databile agli anni venti-trenta del XIV secolo, conserva una miniatura poco nota raffigurante il rogo di Jacques de Molay, consumatosi l’11 (o il 18) marzo del 1314, e la morte di Filippo IV, il 29 novembre successivo, a seguito d’un incidente occorso durante una battuta di caccia. Nell’enuclearne i caratteri, l’autore riflette circa la possibilità d’una genesi remota della celebre ‘maledizione’ templare, legatasi assai più precocemente di quanto solitamentesostenuto all’altrettanto leggendaria ‘maledizione’ che avrebbe colpito i Capetingi. La ragione dell’accostamento è da ricercarsi nella logica retributiva, assai diffusa nella mentalità del tempo.

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