Abstract
L’articolo si propone di ricostruire le dinamiche della committenza e l’iter creativo della medaglia commemorativa di Lorenzo Magalotti, fusa nel 1712 dallo scultore Antonio Montauti. Si intende riportare all’attenzione degli studi il ruolo fondamentale ricoperto nella vicenda dal celebre erudito Anton Maria Salvini, ideatore del motto e della figurazione del rovescio della medaglia, con cui Montauti aveva precedentemente stretto un proficuo sodalizio sul piano artistico e affettivo. Anche grazie all’apporto di documenti inediti, tra i quali si segnalano i sonetti composti per l’occasione da Salvini, si desidera condurre un’analisi dell’opera in relazione al contesto in cui e per cui fu realizzata.

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